… Che adrenalina, eh?
Prima di prendere un aereo, sorvolare l’oceano, passare 9-10 ore su un aeroplano… E’ davvero qualcosa di magico, per me. In più, se ci mettiamo che stavolta torno negli States dopo 15 anni, allora l’asticella dell’emozione sale a mille.
Ma, più in generale, partire con un aereo… Quello sì, per me è sempre stata un’emozione. L’arrivo all’aeroporto, la fila al check in, il tempo passato tra i negozi prima dell’imbarco… In attesa di un volo che, magari, per qualcuno può signifare tanto.
Per me, il viaggio di domani è importante perché si tratta – come dicevo – del mio ritorno negli States, dopo 15 anni. Di questo ne sono comunque orgoglioso… Ci ritorno dopo averci preso il diploma di High School, un’esperienza davvero bella.
E chi l’avrebbe mai detto che adesso vado lì per imparare i trucchetti della buona cucina dal mio amico e parente George? Spero di imparare bene l’apple pie e qualche altra prelibatezza di pasticceria.
Vedremo quello che succederà… Intanto domani arrivo al JFK. Viaggio bello lungo perché, dopo più di 9 ore di volo, ci sarà la lunga fila per il controllo passaporto e, poi, una bella attesa per i bagagli. Da lì, taxi per la stazione dei pullman e, infine, viaggetto di un paio d’ore fino a Long Island.
Niente male, eh?
E mica mi farà cucinare, il caro amico George, quando arrivo… Se lo scorda proprio!
Anche perché ho già dato negli ultimi giorni.
Vi mostro, così giusto per completare il post, i miei due ultimi risultati. Tiramisù (con un po’ di caffé che mi ha tenuto sveglio fino alle 2) e creme caramel (latte preparato con scorze d’arancio e cannella). Tra i due scelgo il primo… Giudicate voi.