Q.B. è il mio primo romanzo.
Ed è un cook-novel, ossia una storia con ricette.
E quando qualcuno mi chiede come mi è venuto in mente di scriverlo, il ragionamento è molto semplice, quasi da ridurre all’osso. Un po’ come se dovessi chiedere a una mamma “scusa, ma a te come è venuto in mente di avere un figlio?”.
Ecco, appunto, una cosa del genere.
Ma non tanto per il concetto di “cook-novel” quanto per il romanzo in sé. Q.B. infatti è nato (anche) così. Da solo, un bel po’ di tempo fa… avevo una storia, avevo un’idea da scrivere, e poi io e la storia abbiamo cominciato a parlarci a vicenda.
Io non ho, ovviamente, grandi esperienze di scrittura di romanzi. Ho scritto tanto durante la mia vita, ma questo è il primo progetto di questo tipo. E lo posso confermare: un libro, quando lo scrivi, ti parla. E tu lo scrivi. Lui ha un tratto ti risponde, e tu cerchi di capire dove vuole andare.
A volte ci si litiga, altre volte si cerca di mediare, altre volte ancora si lascia andare. Questa, in generale, è la magia di qualcosa che ti permette di esprimerti. E io l’ho trovata in questo modo, e ho aspettato solo che… andasse avanti.
Volete sapere qualcosa di più di Q.B.?
Facile: a questo link potete trovare la sinossi presso il sito della Robin, la casa editrice.
E sotto (ancora più facile) c’è anche il trailer.
Detto ciò, buon divertimento. Buona lettura. E anche un po’ di buona cucina.