Continua a non essermi chiara la mia idiosincrasia con il mare.
O forse con l’acqua.
O con la crema a protezione 50+.
O con tutte queste cose messe insieme.
Però, alla fine, non mi spiego come è possibile che io passi un’intera vacanza al mare, o almeno a contatto proprio con l’acqua.
Poi con la sabbia.
E poi con la crema protezione 50+.
Sarà perché spesso bisogna arrendersi ai percorsi che ti fa fare la vita, perché a volte quelli sono i migliori e, anzi, se ti ci metti contro fai pure peggio. O sarà perché l’aria pulita comunque ti entra nelle viscere, e ti fa godere qualsiasi momento. Sì, qualsiasi: anche quando la tua vacanza inizia e ci sono solo millimetri di pioggia che ti aspettano, oppure se ti si sfasciano i freni della macchina dopo un paio di giorni. O se ti sei messo la crema (sempre 50+) e, all’improvviso, un moccioso qualsiasi ti passa di corsa accanto e ti incolla migliaia di granelli sulle gambe.
Migliaia.
E valli a togliere, poi, dopo che sei rimasto a fissarlo mentre lui, con la felicità di un innocente, si è già buttato dentro l’acqua a giocare col padre, sorella o chi per lei.
Scartavetrare una parete sarebbe più semplice.
Almeno ho respirato aria pulita. Mangiato buon pesce. Assaggiato ottimi pasticciotti. Provato eccezionali liquori.
E sì, visto anche fantastici plastici di trenini.