“C’è bisogno di leggerezza”, mi sento dire molto spesso.
E sono d’accordo. Un po’ in tutte le cose: nelle relazioni tra amici, tra parenti, tra colleghi. In quelle sentimentali, che stanno per nascere o che sono nate, e in quelle che durano da anni ma che poi, a un tratto, s’ingarbugliano. E ovviamente l'”ingarbuglio” viene taciuto così che… le cose prendono una piega che non si butta giù manco a colpi di spranga.
Ma non se ne poteva parlare prima che tutto diventasse un Armageddon?
No, assolutamente no, perché poi chissà che fai tu o chissà cosa pensa l’altro.
Giri infiniti di un labirinto che costruiamo senza accorgercene.
La “leggerezza” è anche un po’ un confine, però. Oltre al quale c’è l’impegno. Un impegno, di nuovo, tra amici, tra parenti, tra amanti. E l’impegno vuol dire “ci penso io, non temere”. L’impegno è “ti prometto, perché voglio che tu sappia che sono onesto con te”.
L’impegno è “vai, che rimango qua io a guardarti le spalle”.
Non si può essere sempre leggeri, in questi casi.
Ma “alleggerirsi”, questo, forse sì. Cercare di andare al nocciolo della questione, eliminare il superfluo. Conoscere la pazienza. Amare l’attesa. E allora diventa una buona forma di lasciar fare, senza costringere chi ci sta intorno all’impegno, ma arrivandoci insieme.
Unire la semplicità di un gesto alla forza del suo significato.
Molto spesso, anche questo, ci basta.
Dosi per la frolla di questa crostata.
300gr di farina 00
3 tuorli
140gr di burro (morbido)
125gr di zucchero a velo
Semi di vaniglia
Da aggiungere: marmellata (un barattolo è sufficiente, con il resto ci fate colazione domani)
Dopo esservi muniti di un po’ di farina extra (poca) da tenere a lato, in una ciotola abbastanza capiente mischiate (con le mani!!) la farina con il burro tagliato a pezzettini. Poi aggiungete lo zucchero a velo, infine i tuorli. Qui capirete perché è importante la farina extra… Vi servirà per gestire meglio l’impasto.
Dopo aver formato una palla, avvolgetela nella pellicola o nella carta da forno e lasciatela in frigo mezzora (con questo caldo, meglio un’ora). Passato il tempo, stendetela, ricavatane un cerchio e adagiatelo sopra la teglia (rivestita di carta da forno) che poi metterete, appunto, nel forno (già acceso a 180°). Bucherellate la frolla stesa coi rebbi della forchetta e rimettete l’avanzo di frolla nel frigo.
Nel frattempo prendete la marmellata, e ricoprite la base della frolla (un po’ di più al centro e un po’ di meno sul bordo…).
Prendete di nuovo il resto della frolla che avevate messo in frigo e, usandone solo una parte, stendetela di nuovo e fateci delle listarelle che andrete a mettere sopra la base della crostata (un consiglio: se fa molto caldo, mettete le listarelle su una piccola teglia e riponetele nel freezer per una decina di minuti… così sarà più facile appoggiarle sulla marmellata, e non si spezzeranno).
Infine, il bordo. Sfregate con le mali la frolla rimasta, e vi verrà fuori un serpentello bello lungo, che metterete intorno alla crostata facendo un po’ di pressione (occhio: più fa caldo più questo passaggio è delicato… Ma la frolla è simpatica per questo motivo: si può modellare e sistemare anche una volta messa sulla crostata… 🙂 ).
Ora, finalmente, in forno per almeno 35 minuti (a 180°, se non l’ho detto prima).
Dopodiché… Aspettate almeno un’ora, e godetevi il vostro momento di leggerezza con la crostata.
Adoro le crostate e mi diverto un sacco con la frolla, ma non ho mai provato a farla con lo zucchero a velo.
È’ una ricetta con cui mi sono sempre trovato benissimo… 🙂
Devo provare per vedere cosa cambia ☺
Sí fammi sapere! 🙂