Stasera ho fatto una lunga chiacchierata con una ragazza che conosco da qualche anno. Persona abbastanza disillusa da quante gliene sono capitate. O meglio, da quelli che le sono capitati.
Sì lo so, è un peccato. Ma quando ti ci scontri, con alcune persone (del sesso uguale al mio, però a volte non solo, dai…), beh l’effetto è quello. E da quanto ho capito le è successo spesso. Ed è un peccato, appunto, perché a prescindere dalla bellezza, dall’età o da alcune esperienze passate, se si sente che con quella persona ci sono delle potenzialità (e i motivi potrebbero essere diversi, in questo è tutto molto relativo… Impossibile da tipizzare) bisognerebbe avere il coraggio e l’opportunità di “vivere” la relazione. Non una prova a metà, ma viverla, nel rispetto dei giusti tempi e della gradualità della cosa.
Perché se si “prova” solo, si finisce col non capire bene qual è il limite tra il comportamento “sentito” e quello… Boh, non so… Esatto! Quello che non si riesce manco a definire.
Ecco, per questa ragazza… Anche nel caso in cui ci fosse la persona giusta davanti a lei, secondo me non si lascerebbe andare. Perché è “difficile che sia giusta. E non mi fido”.
Come poterla giudicare in questo senso?
E’ comunque una storia che mi è capitata spesso di sentire. Ma siamo così cattivi?