Oggi sono andato al matrimonio di una coppia di cari amici. Pensate, stanno insieme già da circa 18 anni, se mi ricordo bene. Adesso ne hanno 33 lui e 32 lei.
Conoscevo il prete, gliel’ho presentato io. Ha fatto un’omelia interessante, sull’amore e l’egoismo.
Quando arriva l’amore? E quando c’è una semplice enfatuazione? E ancora: che equilibrio c’è tra l’egoismo di scegliere l’altra persona solo per sé stessi, e condividere la vita con lei al centro della nostra? Anche in quest’ultimo caso, penso, serva sempre un po’ di amor proprio, per non lasciarsi andare.
Probabilmente il vero amore è darsi al 95%… Ma sono sicuro che quel 95% giunge dopo tanto tempo. 6 mesi, forse un anno. Prima (me lo diceva anche il prete, in separata sede) si tratta di un interesse, poi di una forte enfatuazione, e poi ancora di una speranza che la persona sia una giusta “risposta”, che un giorno diventi amore.
E sul concetto di speranza di aver azzeccato la persona giusta… Qui il tema è davvero relativo, forse impossibile da dipanare, in un post di un blog o nei miei 32 anni di vita. Quello che so è che, tanti anni fa, il mio amico che si è sposato oggi mi disse “io sono fortunato, perché ho trovato la donna della mia vita a 15 anni”. A volte, perciò, serve anche la fortuna, essere al posto giusto e al momento giusto.
Altre volte invece… Bisogna essere bravi a cercarsela, la fortuna.