Minirotaie

Regarding life course and its intersections

Un post in 9 minuti dopo che ho visto “The social network” in tv e mentre c’è Hell’s Kitchen in sottofondo.

Ok, per fortuna che anni fa feci il corso di scrittura rapida, altrimenti non ci riuscirei mai.
Anche perché fra 9, anzi, 7 minuti (già) mi sono promesso di mettermi a lavorare su altro.

E allora vi lascio con un pensiero (e una parolaccia). Chi non è stronzo, ma cerca maledettamente di volerlo sembrare (ultima frase del film The social network, rivelata tra l’altro al protagonista che impersona Zuckerberg)… Che fa: ci diventa davvero?

Ossia: chi non ci è nato, ci può diventare?

Lo so, è banale. Come chi è nato rotondo non può morire quadrato.

A me però hanno insegnato che è importante capire, in certi casi, cos’è l’assertività (e quindi sapere come essere empatici, o accomodanti in certi casi), oppure che il senso di colpa può essere allontanato (proprio come fanno gli “stronzi”, ma a loro accade in modo naturale), oppure che bisogna saper lasciarsi andare nell’amore (anche se c’è chi ama a prescindere).

Si può quindi essere tanto diversi da sé stessi, quando il “sé stessi” non basta più?

La risposta è: non tanto… Ossia, la risposta può essere… Abbastanza.

E quella definitiva diventa, allora: sì, si può, cambiare, quando lo si vuole in fondo, e il cosiddetto “status quo” ci sta stretto.

Si può.

Ore 20.57. Incredibile. Addirittura prima del previsto.

#buonaserataatutti

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