Si è vero, è un po’ che non scrivo. Ma quante emozioni sono accadute in questo tempo.
Ho iniziato a leggere un libro, “L’intelligenza emotiva” di Daniel Goleman.
Ho presentato un progetto a una persona che, forse, mi aiuterà a cercare qualcuno per un finanziamento.
E’ iniziato un progetto interessante in ufficio che contribuirà a creare senso di appartenenza all’azienda.
Sono andato ad Amsterdam a trovare un mio amico che, dopo una serie di vicissitudini non felicissime, ha lasciato tutto quello che aveva in Italia per trasferirsi lì. E ha appena comprato casa.
Il mese di marzo è corso via quindi come un soffio. E forse sarà uno dei mesi più determinanti di quest’anno.
E’ anche iniziata la Quaresima, periodo in cui metto alla prova il mio senso di libertà come uomo e come fedele. Proprio per chi pensa che la Quaresima sia solo un arco temporale in cui fare i sacrifici.
Penso che non sia facile scegliere il sacrificio giusto, ma prima ancora volerlo quando si tratta di qualcosa che si fa appunto per fede. Perché un conto è volerlo che si deve, un altro perché si sente, e c’è un contenuto importante dietro, un altro ancora perché quel sacrificio ti appartiene.
La fede è amore, e non c’è nulla di più bello di viverla in piena libertà coerente, ma anche piena di contenuti.
Ecco perché penso che Dio sia buono, anche nell’attesa di chi poi è consapevole della propria scelta.
E soprattutto non ne ha paura.