Pare che se alzi il fianco, qualcuno se ne approfitterà sempre. E che la cosa peggiore da augurarsi sia quella di avere una scelta.
Peggio ancora, quella di crearsela.
Come, infine, sarebbe meglio essere licenziati che cercare, mentre si lavora, l’impiego dei propri sogni. Un cambiamento cruciale.
La svolta della vita.
“Non mi fate scegliere, vi prego”, mi disse un giorno una persona, davanti a un caffè. “Piuttosto voglio vivere al massimo quello che mi arriva dal destino”.
Non so se il basico ragionamento del “non sai che ti perdi” (sia in un senso che nell’altro) possa sempre e comunque valere. Non so se neanche i motivi per cui una persona possa ragionare così, da perfetto spettatore responsabile. Eppure esistono.
C’è anche chi dice che se ti lanci nel vuoto, prima o poi ti si apre il paracadute.
Mah.
Non è che sia andata sempre così.
E’ andata invece che, chi si è lanciato nel vuoto ha fatto qualcosa, e tutti gli altri si sono adattati.
Bene, col sorriso, ma si sono adattati.
E soprattutto, sotto sotto, hanno covato un’insana (ma umanamente inevitabile) invidia.