Mettere a posto casa non serve solo all’ordine mentale. Serve anche a trovare ciò che la casa ti ha nascosto fino a quel momento. Un documento, un libro. Qualche soldo…
E poi a un tratto scopri di trovare anche una lista che avevo fatto, chissà per quale motivo, tempo addietro, su un pezzo di carta qualsiasi. E di cui non ti ricordi neanche come sei arrivato a farlo.
Perché arrabbiato, in realtà, non ero. O per lo meno non me lo ricordo. E generalmente mi arrabbio anche poco, io. Semmai mi disinteresso. Quindi non so perché ho tirato giù questa lista.
Evidentemente mi sarei arrabbiato di lì a poco.
Tanto che il fatto che io non mi ricordi bene tutto ciò, mi rende abbastanza nervoso. Allora questa lista capita a fagiolo.
Il titolo è: “Come attenuare la rabbia”.
Ed ecco i punti focali da seguire (con i miei commenti – attuali – a parte):
- Riconoscere la rabbia (basta stare in silenzio. Se ti si sente solo a te, allora sei incazzato/a)
- Evitare giudizi affrettati (ma dipende dal tempo che hai)
- Scaricare la tensione (però prima devi trovare il posto)
- Essere obiettivi e guardarsi dentro (ma mai quando si litiga… Anche perché, come si fa a mandare affanculo qualcuno, e poi dire “Aspetta, devo guardarmi dentro”… A quel punto fallo prima, almeno avrai una giusta cognizione di quello che fate)
- Diventare ambidestri (Cosa??? Non ho idea di dove ho trovato sta cosa)
- Fermarsi un attimo (ma prima o dopo il “fanculo” che stai per mandare o che hai appena mandato?)
- Rifugiarsi nel luogo del cuore (ah, ecco dove scaricare la tensione!)
- Dialogare con se stessi (beh, quando si è rimasti soli… Non è che ci sia tutto questo motivo per essere incazzati)
- Chiedere aiuto a un amico (ma vedrai che ormai lo avrai fatto troppo tardi)
- Essere autoironici (eh già… non sai le risate ad aver messo le mani addosso a qualcuno)
- Cambiare prospettiva / generare empatia (soprattutto con quello che hai appena menato)
- Creare un diario di ciò che fa esplodere la rabbia (ma tanto poi te lo perderai)
- Essere chiari (e rapidi, soprattutto quando non si ha tempo da perdere)
- Parlare in prima persona (questa fa il paio con “ambidestri”)
- Andare da uno specialista (ah, ecco la vera soluzione di tutto… bastava forse scrivere questo senza tirare giù tutta sta pippa)
- E, aggiungo io, avere a questo punto anche qualche soldino da parte