Prima di andare a dormire, ogni volta che faccio un dolce a casa, succede qualcosa di strano. Sì, qualcosa di strano, sembra quasi magia. Un po’ come la notte di Natale per un bambino, e l’attesa per una sicura gioia futura.
L’idea di un miracolo, di qualcosa di nuovo che arriva solo una volta l’anno.
Nell’aria si sente qualcosa di diverso.
Ecco, io il dolce a casa non lo faccio una volta l’anno (e chi ce la farebbe), però quando accade, nell’aria c’è la stessa intensità di una… appunto, di una notte di magia.
Il profumo è proprio quello giusto. Di zucchero caramellato oppure di pasta sfoglia, di biscotti appena sfornati, o di cannella. Nel mio caso, cacao. Ho appena tirato fuori una caprese che parla da sola, quasi sorride. Non è un dolce affatto complicato, né importa il suo grado di difficoltà.
Importa che è buono.
Ed è tutto questo, quello che serve di domenica, prima di andare a dormire e prepararsi alla sveglia del lunedì.
Degna chiusura di un weekend, in attesa del prossimo.
In mezzo, il profumo di un dolce.