Lo so che è un giorno dedicato a Maria. E lo so che, proprio questo giorno, per me è importante perché, 7 anni fa, andavo a vivere da solo.
Diamine come corre il tempo.
E, sempre oggi, un Papa ha deciso di iniziare un Giubileo.
Che poi non sono in molti a sentirlo, questo Giubileo. Sarà perché Roma, come tante altre città, è praticamente militarizzata. Sarà che con tutta questa confusione, e con tutto l’odio che muove gli animi, alla fine si rimane disorientati e anche la fede vacilla.
Proprio perché non si sa più a chi credere. Non si sa più come amare. Non si sa più di chi fidarsi.
Questa è la vera povertà.
E io, in questo 8 dicembre, penso non tanto alla figura di Maria, la donna più coraggiosa di cui abbia sentito parlare, quanto a quella dell’angelo.
Angelo custode, Angelo amico, Angelo benefattore. Lui c’è, da qualche parte. E vuole anche partecipare al gioco.
Se solo riuscissimo ad ascoltarlo bene, sarebbe tutto più facile.