Un bel po’ di tempo fa ho avuto uno scambio di battute con una persona a me cara, che non sentivo da tanti mesi e che non vedo da anni. Abbiamo parlato di varie cose, tra cui anche di vita coniugale. E di vicende purtroppo non bellissime.
Ovviamente non entro nei particolari.
Non so che evoluzione (o involuzione, a questo punto) avrà il suo matrimonio. Ma mi sembra che lei abbia le idee chiare (e ci mancherebbe). Però l’asse dell’equilibrio – se mai c’è stato – ormai è davvero incrinato, difficilissimo da ristabilizzare.
Tutto ciò mi fa pensare a quando, qualche anno fa, una mia amica mi disse che durante il corso prematrimoniale il prete diceva che alcuni aspetti della vita quotidiana, tra cui anche il tradimento (per esempio) può… Sì, può succedere. Fa parte del gioco. Sicuramente è una situazione che è meglio evitare, ma se capita è da gestire.
Facile, per il prete…Che non vive alcun tipo di coppia in questo senso, ma è “sposato” solo spiritualmente. Che ne può sapere di quello che pensa, nella propria mente, chi è stato tradito? E magari ripetutamente? O sa di esserlo anche adesso? C’è poco da discutere coi preti o ricordarsi di quello che ti hanno detto durante i vari corsi anteriori al matrimonio.
Mi ricordo, poi, che quando la mia amica mi parlava di questa cosa, mostrava una faccia un po’ titubante. Sembrava come se avesse paura non tanto del suo futuro marito, ma quanto lei di sé stessa… Come se si sentisse con la facoltà di farlo, qualora ci fossero stati i presupposti. Come se avesse avuto un “nulla osta” che era meglio non avere.
Poi non so come è andata a finire, ma ovviamente non gliel’ho mai chiesto (e preferisco non saperlo)…