Un post con gli occhi che mi si chiudono. Mi sono addirittura toccato le palpebre inferiori di entrambi: sono leggermente gonfie. E a dire la verità non è una cosa che mi accade spesso.
Stanchezza dovuta probabilmente alla tensione del giorno.
Mio padre si è tolto delle strane cose dall’intestino (per fortuna niente di malignamente letale). Ma la tensione non è stata lì (o non soprattutto lì) nell’attesa che tutto andasse bene per papà o che soffrisse il meno possibile, quanto perché ho vissuto una parte della giornata dentro una clinica, in una stanza dove c’erano strani macchinari, magari qualche ago nascosto, e un piccolo via vai di persone che erano entrate magari in sala operatoria.
Già. Al solo leggere le parole “sala operatoria” mentre le scrivevo, mi si è appesantita la testa.
Eh, ma questa storia prima o poi la devo far finire. So che è un problema mio e so altrettanto che dovrò prenderlo di petto.
Ma non per tanti motivi.
Semmai solo per quel momento in cui dovrò mai accompagnare la madre di mio figlio in sala parto.
E non dovrò essere d’impiccio, ma solo d’ausilio.
Strada lunga, un po’ tortuosa, ma comunque davanti a me.