Mi viene da pensare alla scena dei “millimetri” nel film Ogni maledetta domenica.
Della serie “pochi millimetri più avanti o indietro… E sei morto!
Arrivo tardi, per vari motivi. Sto passando un periodo che non mi dà tregua, e un giorno racconterò tutto su questo blog. Ma:
1) credo che Miss Italia sia un programma poco gradito
2) credo che In Italia ci sia una (stupida) cultura che dice “donna bella = donna stupida”. Quindi o è stupida lei, o è stupido (per gli uomini invidiosi) il ragazzo con cui la donna bella sta (perché altrimenti non se lo sceglierebbe tale… appunto, perché è stupida!).
3) credo che si vive ai tempi di un “clic”. E quando basta un clic per confermare che a Miss Italia ci sono donne stupide (a prescindere se è vero o meno, a prescindere da quanto possa essere difficile essere lì e trovare il coraggio di dire qualcosa di non scontato, ma purtroppo rischioso)… ecco, dicevo, quando è possibile mettere insieme clic e “stupidità”, la cosa non si controlla più;
4) credo che il punto non sia tanto se lei piaccia o meno (a me, per esempio, no), o se il suo commento sia giusto o sbagliato, “interessante” o “fuori luogo”… Il punto, semmai, può essere che non si deve più sottovalutare nulla. Che qualsiasi parola ha un peso. Che questa società non ti dà tempo di essere “sfortunato”. Che l’esposizione ha un costo, ma anzitutto la scelta di esporsi deve essere consapevole.
E le scelte, sull’andare o no, sul pronunciarsi o meno, sul criticare o tacere, più si ritengono difficili, più dovrebbero attendere il tempo di una deglutizione.
Il problema allora è lì, sulla valutazione di una difficoltà.
Perché se questo poi non accade, allora oggi si diventa carne da fare a brandelli sulla brace ardente. E a quel punto, trovare un colpevole, è come togliere della sabbia da una spiaggia.
Interessantissima riflessione. Che condivido in pieno.
Grazie per la tua condivisione 🙂